Da qualche tempo le istituzioni, centrali e locali, stanno cominciando ad interessarsi del lavoro quotidiano e del futuro dei giovani architetti e ingegneri, con iniziative di sostegno per chi esercita la libera professione.
“Il tema della sopravvivenza professionale dei giovani architetti e ingegneri liberi professionisti è una questione oggi centrale e questo non solo per noi che abbiamo come finalità e compito proprio il ‘benessere’ professionale ma per l’intera società.
In pochi anni il numero dei liberi professionisti nella nostra categoria si è più che raddoppiato e i redditi – colpevole anche la profonda crisi generale e quella specifica del settore edile e infrastrutture – più che dimezzati. Da ipotetica casta ricca e protetta, in un decennio siamo sprofondati tra i “nuovi poveri”.
Scopo precipuo della Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti – braccio operativo sui temi della professione creato da Inarcassa – è proprio quello di migliorare le condizioni professionali dei giovani colleghi quindi. E in quest’ottica, sta operando su più livelli di azione per creare nuove occasioni di lavoro.
A titolo esemplificativo il recente concorso di progettazione per la ricostruzione del ‘Science Centre’ di Città della Scienza a Napoli dove, proprio in virtù di un bando innovativo, per la prima volta in Italia, nell’ambito dei concorsi di progettazione, tre giovanissimi colleghi hanno potuto partecipare, vincere, e immediatamente aggiudicarsi l’importante incarico. Questo a dimostrazione che qualità e sostanza devono prevalere su formalità e burocrazia.
Siamo ben consapevoli che queste occasioni e opportunità, pur molto importanti, non possano essere considerate risolutive quindi, proprio per la portata quantitativa del fenomeno, auspichiamo per il prossimo futuro ulteriori interventi di supporto sistematico e strutturale”.